Riproducibilità dei dati scientifici: una faccenda molto, molto complicata
The reproducibility of scientific data: a quite messy matter
Davide Lovisolo
La riproducibilità, cioè la possibilità di riprodurre un risultato scientifico quando un esperimento viene ripetuto da un diverso gruppo di ricercatori, è considerata uno dei fondamenti che legittimano lo status della scienza. In realtà, sovente viene usato anche un altro termine, replicabilità, e nella letteratura scientifica c’è parecchia confusione. Un documento preparato nel 2019 dalle Accademie scientifiche degli USA ha cercato di fare chiarezza, concludendo che: “riproducibilità significa ottenere gli stessi risultati utilizzando gli stessi dati in ingresso, gli stessi approcci computazionali, metodi, codici e procedure di analisi; replicabilità significa ottenere risultati concordanti fra studi mirati a risolvere lo stesso problema scientifico, ottenuti a partire ciascuno da un set diverso di dati”. Che si tratti dell’uno o dell’altro approccio, l’obiettivo è quello di garantire che i risultati siano affidabili e utilizzabili da tutti.